4 luglio 2025
ore 10.00 / Martina Franca, Teatro Verdi
Equilibrio Dinamico / ArtGarage/ Resextensa | Porta D’Oriente Centro Nazionale di Produzione della Danza
Equilibrio Dinamico Dance Company
LA SAGRA DELLA PRIMAVERA
Il rituale del ritorno
drammaturgia e assistente alla coreografia Pompea Santoro
re-staging Alice Badino
ballet master e assistente sala prove Silvia Sisto
danzatori Claudia Vergari, Fernanda Urgese, Serena Angelini, Davide Storto, Giulia Bertoni, Lea My, Antonello Amati, Rocco Vitulli, Daniela Santoro, Alberto Tafuni
musiche: Igor Stravinsky // Le sacre du printemps (1913)
Benedetto Boccuzzi // Electronic Augmentations to Stravinsky’s Rite of Spring (2023)
coreografia Roberta Ferrara
Un classico intramontabile della danza in uno spettacolo che unisce tradizione e sperimentazione. A partire dal genio di Igor Stravinskij, la coreografa Roberta Ferrara dà vita ad una reinterpretazione della celebre opera dove i quadri non rappresentano più il sacrificio della vergine alla divinità, ma una comunità utopica che abbraccia il principio di uguaglianza e convivenza armoniosa, pronta a sacrificarsi per un bene comune, un’adorazione collettiva in nome di ideali, una morte che prepara ad una rinascita sconosciuta. Affascinata da sempre dalle forme rituali, la coreografa Roberta Ferrara intravede nelle ritualità il valore del gesto, del tempo, della cura intesa come condivisione, della collettività che si raduna. II compositore Benedetto Boccuzzi attraversa la partitura stravinskiana con l’elettronica, trasponendola in un nuovo spazio aumentato e multidimensionale. Una creazione dove si raccolgono energie primordiali, viscerali e sublimazioni pagane attraverso una scrittura coreografica corale ridisegnata sui corpi dei dieci danzatori. Un manifesto, dove ancora è possibile credere al miracolo che qualcosa di meraviglioso possa fiorire.
Tra il 21 e il 29 maggio 1937, le truppe coloniali italiane al comando del generale Pietro Maletti, condussero in Etiopia un’azione destinata a divenire una pagina riprovevole della storia d’Italia: il massacro di Debre Libanòs, il più grande eccidio di cristiani copti avvenuto in Africa. Le violenze consumate in Etiopia non troveranno mai giustizia. L’eccidio sarà dimenticato e l’Italia del nuovo corso democratico proverà a ricostruirsi un’immagine autoassolutoria non conciliabile con la memoria storica di un’occupazione sanguinaria. Perché questa strage di cristiani innocenti è stata messa a tacere?