Pugliashowcase

3 luglio 2025

ore 18.00 / Cisternino, Teatro Paolo Grassi

Teatro Koreja

X DI XYLELLA, BIBBIA E ALBERI SACRI

drammaturgia Lucia Raffaella Mariani, Letizia Russo e Gabriele Vacis

con Chiara Dello Iacovo, Luna Maggio, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Kyara Russo, Maria Tucci, Andjelka Vulic

scenofonia e allestimenti Roberto Tarasco

cura dei cori Enrica Rebaudo

costumi Lilian Indraccolo

assistente alla regia Lucia Raffaella Mariani

consulenza e coordinamento artistico Salvatore Tramacere

regia Gabriele Vacis

in collaborazione con Potenziali Evocati Multimediali

Quello che vale per tutti i Pugliesi, è che un pezzo di pane, condito solo con sale e olio che pizzica, ‘appena fatto’, è il sapore di Casa. E i loro ulivi, si dice, ‘’sono immortali’’, nascondono nel loro attorcigliarsi centinaia e centinaia di anni. Niente potrebbe mai distruggerli. Niente. Tranne Xylella. Nel 2013 vengono ritrovati i primi ulivi disseccati. Qualcosa che gli agricoltori non hanno mai visto, perchè gli ulivi sono sempreverdi. Esperti del CNR di Bari riescono a strappare un segreto alla natura: è ‘’Xylella fastidiosa’’. È un batterio incurabile, inserito nella lista europea dei Patogeni da Quarantena. Xylella viaggia dentro gli ulivi, e tra di essi. Risale i vasi delle piante, dentro cui scorre la linfa, e riesce a farlo anche controcorrente. Tra l’uno e l’altro invece, si sposta salendo a bordo di un insetto vettore, la Cicalina Sputacchina. L’unico modo per fermarla è tagliare gli alberi infetti, e farlo il prima possibile.

Tra il 21 e il 29 maggio 1937, le truppe coloniali italiane al comando del generale Pietro Maletti, condussero in Etiopia un’azione destinata a divenire una pagina riprovevole della storia d’Italia: il massacro di Debre Libanòs, il più grande eccidio di cristiani copti avvenuto in Africa. Le violenze consumate in Etiopia non troveranno mai giustizia. L’eccidio sarà dimenticato e l’Italia del nuovo corso democratico proverà a ricostruirsi un’immagine autoassolutoria non conciliabile con la memoria storica di un’occupazione sanguinaria. Perché questa strage di cristiani innocenti è stata messa a tacere?